Parliamo di... Nuova Omologazione delle Stecche da Biliardo

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Nuono anno nuove regole! La Federazione Italiana di Biliardo ha stilato la regolamentazione della Nuova Omologazione delle Stecche da Biliardo. Curioso di sapere cosa cambia? …

 

… Eccoti in breve quanto ci stato comunicato.

Nuova Omologazione delle Stecche da Biliardo: la Riunione Informativa!

Giorno 09/12/2016, mentre in molti si stavano godendo l’unico ponte del mese di dicembre, io sono stato chiamato a partecipare ad una interessante riunione, nella sede del palazzo del Coni.

La FIBiS, attraverso i suoi esponenti principali, ha convocato rappresentanti di svariate aziende del settore per informarle circa il loro progetto della Nuova Omologazione delle Stecche da Biliardo e di tutto ciò che satellita attorno alla nostra disciplina sportiva ( biliardi, panni ecc. ).

Si … 😀 … le regole cambiano!

In che modo? Vediamo insieme …

Nuova Omologazione delle Stecche da Biliardo: la principale Novità!

Onestamente la riunione aveva solo lo scopo di informarci sul loro intento si modificare lo stato attuale delle cose, introducendo una Nuova Omologazione delle Stecche da Biliardo. Non sono scesi troppo nel dettaglio; ci è stato detto che, chi di dovere sarebbe stato successivamente informato a mezzo email sulle specifiche del regolamento.

Mentre butto giù queste righe, ancora non dispongo di tale documento; credo ad ogni modo che quanto ho da dirti sia sufficiente per poterti regolare di conseguenza. Sarà mia cura procedere con ulteriori aggiornamento non appena l’argomento sarà ufficializzato.

La novità principale è una: via il tanto odiato Vecchio Bollino! Lascerà il posto al Marchio Stecca che sarà obbligatoriamente presente sull’attrezzo. 😀

Ok … e come faremo a sapere se il nostro attrezzo è omologato? O ancora, come faremo ad Omologarlo?

Essere in regola con la Nuova Omologazione delle Stecche da Biliardo!

Come appena detto, la nuova Omologazione delle stecche da Biliardo prevede che su di esse non debba esserci il tradizionale Bollino che tanto ha fatto discutere gli appassionati di biliardo. Ma allora, come faccio a sapere se il mio attrezzo è idoneo per poter disputare le gare indette dalla federazione?

Semplice: basterà leggere marchio e modello del tuo attrezzo da gioco!

Questi sono i fattori che verranno tenuti in considerazione ( nella mggior parte dei casi ) per stabilire se un attrezzo è “regolamentare” oppure no ( appositamente messo tra virgolette ).

La Federazione stabilisce infatti che ogni azienda di settore che lo desideri, può richiedere di entrare a far parte di quello che un tempo veniva identificato come Albo Fornitori Ufficiali, e che, per l’occasione, diviene Omologatori Ufficiali della FIBiS; se verranno soddisfatti i requisiti richiesti, tale domanda verrà accolta!

A queste aziende esterne, quindi, verrà permesso il controllo e la verifica dei prodotti sulla base di indicazioni fornite da una apposita Commissione Omologazione. Naturalmente le aziende accreditate di tale ruolo potranno omologare anche attrezzi di loro produzione in ragione del fatto che, conoscendo le norme ammesse dalla Federazione, certamente produrranno prodotti in linea con le stesse.

In buona sostanza, se possiederai attrezzi realizzati da aziende accreditate, sarai a posto. Ma per quanto tempo?

… continua a leggere e lo scoprirai! 😉 .

Nuova Omologazione delle Stecche da Biliardo “Artigianali”!

La nuova Omologazione delle stecche da Biliardo sicuramente lascia spazio a molte domande. Prima tra tutte quella riguardante le “Stecche Artigianali” …chiamiamole così! 😉

Ti domanderai ad esempio:

“Come posso fare se dispongo di un attrezzo realizzato maniera artigianale da me stesso, da un amico, o comunque da un artigiano appassionato che non compare nell’elenco delle aziende accreditate?”

Beh! La Federazione, ha aggirato il problema trovando una soluzione; in questi casi, ti sarà possibile richiedere l’omologazione dell’attrezzo da gioco direttamente agli organi competenti ( della FIBiS ). Certo l’iter non è dei più scorrevoli; ti verrà richiesto l’invio del prodotto, il quale sarà poi sottoposto ad analisi del caso per ottenere la certificazione necessaria. Il tutto naturalmente a pagamento!

Nuova Omologazione delle Stecche da Biliardo: la Durata!

La nuova Omologazione delle Stecche da Biliardo ha un altro elemento caratterizzante che la differenzia dalla regolamentazione precedente: la durata.

Ebbene si! In teoria l’omologazione ha una durata che è stato detto corrisponderà al “Quadriennio Olimpico“. Trascorso questo periodo l’attrezzo risulterà automaticamente omologato se si verificheranno queste tre condizioni:

  1. – L’attrezzo è rimasto conforme; non ha quindi subito alcuna sostanziale variazione rispetto alle caratteristiche iniziali per le quali ha ottenuto l’omologazione.
  2. – L’attrezzo continua ad essere marchiato da un’azienda accreditata come Omologatrice Ufficiale.
  3. – Le caratteristiche richieste dalle normative ( ad esempio in termini di materiali ) non hanno subito variazioni rispetto alla precedente omologazione.

Nel caso in cui quanto sopra non dovesse trovare riscontro, il proprietario del prodotto dovrà farsi nuovamente carico di richiederne l’omologazione per il nuovo quadriennio secondo l’iter sopra descritto.

Nuova Omologazione delle Stecche da Biliardo: da quando???

La Nuova Omologazione delle stecche da biliardo dovrebbe avere inizio a partire dal I° gennaio dell’anno 2017. Naturalmente occorre precisare che, la Federazione ha previsto un periodo di transizione durante il quale verranno accettati in sede di gara attrezzi regolarmente omologati secondo la vecchia normativa.

In riunione si è parlato del 31 dicembre 2018 come ultimo giorno utile ad adeguarsi ( alle nuove norme ). La data però è da confermare.

Fino ad allora tutti coloro che disporranno di un attrezzo omologato ( con un regolare bollino in B/N o a colori ) potranno continuare a giocare gare di Federazione. Oltre quella data, essendo ancora nel pieno di questo primo “Quadriennio Olimpico” ( che si concluderà nel 2020 ), potranno continuare a giocare tutti gli appassionati che:

  1. – disporranno di un attrezzo regolarmente omologato ( con bollini di cui sopra )
  2. – il cui marchio e modello risulti visibile ( e non contraffatto ) e coincidente con quelli che le aziende accreditate avranno depositato in Federazione.

Entrambe queste condizioni devono essere soddisfatte.

Nuova Omologazione delle Stecche da Biliardo: Conclusioni!

Beh, al momento credo di aver detto tutto ciò che mi è rimasto impresso rispetto a questa nuova Omologazione delle Stecche da Biliardo. Attendo di avere ulteriori dettagli per gli approfondimenti del caso! 🙂

Nel frattempo, puoi esprimere il tuo parere: utilizza lo spazio sottostante dedicato ai commenti per dire la tua. L’argomento è certamente di quelli che lascia spazio a diverse osservazioni.

Mi farebbe assai piacere se tu potessi condividere questo articolo attraverso i tuoi canali social (  FacebookGoolge+,Twitter ecc. ); a parer mio, sono molti gli appassionati di biliardo che gradirebbero avere questo genere di informazioni.

Ora scappo a lavorare … 😀

Un saluto e … alla prossima.

 


 

Se ti interessa sapere se il tuo attrezzo attuale è un attrezzo omologato e se quindi può essere utilizzato fino al 2018, leggi gli articoli qui sotto:

 

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32 risposte

  1. La federazione farebbe bene ad occuparsi di altre cose che ritengo più importanti.
    Vedi le categorie inferiori, che sono trattate solo come raccolta fondi o i vari CSB che per ogni gara ci rimettono.
    Ritengo un abuso costringere i giocatori ad utilizzare attrezzi cosiddetti omologati e il business del bollino (che guarda caso oggi nn và più bene) lo dimostra.
    Ci sarebbe molto altro da dire ma nn credo sia il caso.
    Auguri di buone feste

    1. Buongiorno.
      Comprendo benissimo. L’argomento è da sempre stato oggetto di diffuse polemiche e malcontenti.
      Credo che anche questo aspetto, risulti di competenza della Federazione; a suo tempo fu detto che rientrava all’interno di una politica imposta direttamente dal Coni per ulteriori regolamentazioni della disciplina. Stando poi a quanto detto dagli organi federali, i fondi incamerati prima dai bollini, ora da questa nuova regolamentazione, serviranno al sostentamento dei progetti di diffusione del nostro gioco a livello giovanile. In buona sostanza si parla proprio di categorie non di eccellenza. Alla fine dei conti, il progetto bollini è stato abbandonato perché tra i suoi tanti limiti c’era la facilità di bypassare le regole in maniera molto facile. Con questo meccanismo risulterà più difficoltoso ( credo ) venire meno ad alcune regole di gioco. Del resto, ora, la patata bollente rimane tutte nelle mani dei costruttori: saranno infatti loro a doversi far carico delle omologazioni dei prodotti senza più dover chiedere nulla al singolo tesserato, fin qui obbligato ad andare alla ricerca di si benedetti bollini.
      In conclusione, si può dunque discutere su quanto serva un progetto di omologazione ma se ritenuto obbligatorio/necessario per il movimento biliardistico, questa soluzione è un passo avanti ( forse ) rispetto a quella precedente. Sottolineo il forse perché, come sempre, occorrerà capire a fondo come funzionerà e come verrà applicato.
      Grazie del suo interessante parere.
      Buon anno nuovo e … a presto.

  2. Finalmente via questo bruttissimo bollino. Attendo di sapere però come funzionerà ora l’omologazione. Grazie delle notizie.

    1. Buongiorno.
      Concordo sul fatto che i bollini fossero veramente brutti da vedere oltre che fatti male.
      Anche io attendo comunicati ufficiali dopo il consiglio federale di metà mese dove dovevano approvare questo progetto. Stando comunque alle prime indiscrezioni, per il singolo giocatore l’unica preoccupazione sarà quella di possedere un attrezzo rientrante tra quelli della lista di prodotti sottoposti ad omologazione da parte dei singoli costruttori. Per coloro che dispongono di stecche di marchi storici, non credo ci siano grossissimi problemi ( né per prodotti recenti né per prodotti passati ). Il nodo rimane quello legato ai nuovi marchi che per regolarizzare i loro prodotti dovranno sottostare alle regole previste per richiedere quella sorta di Affiliazione richiesta dalla Federazione.
      Staremo a vedere.
      Grazie per il suo intervento.
      Un saluto e … anche a lei un buon anno nuovo.

  3. io sono per poco alibito comprato stecca nuova senza bollino perche non ero iscrito per gare poi mi sono iscritto comincio fare 1 gara 3 categoria mi chiedono il bollino introvabili cosa faccio butto via la stecca pagata 750€

    1. Buongiorno.
      Premetto che il bollino scomparirà con il nuovo anno ( secondo le mie informazioni ) e dunque sarà possibile giocare a patto che l’attrezzo soddisfi le nuove norme.
      Occorre poi precisare che, il bollino di omologazione è entrato in vigore nel 2009 ( circa 7 anni fa ), e nel corso degli anni è stato pubblicizzato in maniera tale che il cliente sapesse a cosa andava in contro nell’acquistare prodotti che non disponevano di tale contrassegno. Ragion per cui per evitare di aver buttato via soldi, dovrebbe contattare l’azienda o il rivenditore dal quale ha acquistato il prodotto e domandare loro informazioni su come evitare di aver investito soldi inutilmente.
      Spero che riesca a risolvere il problema.
      Saluti e buon anno nuovo.

  4. Salve la federazione non è altro che un organo burocratico che come ogni cosa nel nostro paese sprofonda nel pantano
    della burocrazia …ne da atto che è solo uno strumento a raccattare denaro dai poveri appassionati come noi siamo…l’attrezzo omologato???’ma per giocare a biliardo senza nulla togliere alle aziende produttrici di tali strumenti necessità di una conformità pagliativa o richiede le eisgenze caratteristiche che ogni giocatore predilige…quindi finiamola
    facciamo si che questo sport continui a essere popolare e che attiri le giovani promesse e che l’attrezzo da gioco in questo caso la stecca continui ad essere l attrezzo individuale che sia costruito “”da ditte specializzate e non”lo valuta il singolo giocatore…sono altre le cose da riguardare…ma questo è un ‘altro punto che nn vorrei soffermarmi adesso…grazie

    1. Buona sera.
      Grazie mille per il suo interessante intervento.
      Condivido solo in parte il suo pensiero. Se la nostra disciplina vuole crescere deve uniformarsi alle altre discipline sportive affiliate al Coni per le quali è prevista oramai da anni una regolamentazione delle attrezzature sportive utilizzate.
      Comprendo che possa sembrare “ridicolo” parlare di omologazione di un qualcosa che in molti ritengono solo essere una sorta di “bastone in legno con la punta in fibra”; un qualche cosa in grado di essere realizzato da chicchessia perché tanto nelle stecca non si inventa nulla e perché tanto l’attrezzo viene poi personalizzato dal giocatore a suo piacimento attraverso le varie calibrazioni. Rimane il fatto che se veramente si vuole la crescita di un movimento sportivo occorre seguire la strada imposta da organi più in alto, strada già tracciata e seguita da discipline più conosciute e praticate della nostra ma anche meno note.
      Nulla vieta ad un qualsiasi appassionato di possedere una stecca realizzata da un artigiano amatore del fai da te. Comprensibile invece che la Federazione imponga delle regole per quel che riguarda l’utilizzo di attrezzature nelle manifestazioni da essa organizzate/patrocinate.
      In aggiunta, visto che ha parlato di diffusione in ambito giovanile della nostra disciplina, sottolineo come la FIBiS abbia in più circostanze ribadito quanto gli introiti di tutti i progetti legati all’omologazione dell’attrezzatura siano stati indirizzati proprio in tale verso. Pare che anche la nuova normativa abbia in seno dei punti studiati appositamente per finanziare e spingere progetti Juniores e progetti di diffusione del biliardo anche nelle scuole.
      In ultimo, ricordo che, da quel che mi è dato sapere, la nuova norma non dovrebbe in alcun modo pesare sul cliente finale come invece accadeva con la storia dei tanto odiati bollini. Basterà semplicemente prestare attenzione a ciò che si acquista.
      Non resta quindi che aspettare l’ufficialità del caso e vedere come verrà impostato il progetto.
      Grazie ancora per aver espressione suo parere.
      Anche a lei faccio i miei più sinceri auguri per un sereno anno nuovo.

  5. Non me ne frega un c… dell’omologazione perché non faccio tornei.
    Ma queste disposizioni sono semplicemente RIDICOLE.
    Si vede proprio che la F.i.b.i.s. lo faccia per soldi; il che è assolutamente vergognoso.
    E intanto le sale biliardo chiudono o, nelle migliori (?!) delle ipotesi rimangono semideserte o vuote
    con aggravio di spese per i gestori.

    1. Buona sera e grazie del suo intervento.
      L’omologazione è certamente un mezzo per incamerare fondi utili alla Federazione da reinvestire. La FIBiS ha da subito dichiarato che tutti i fondi incassati da questo progetto sarebbero stati indirizzati verso i settori giovanili nella speranza di diffondere la nostra disciplina alle categorie juniores e nelle scuole. Certo è un progetto a lungo termine e non è stato neppure aiutato dall’italica cultura di cercare sempre un espediente per bypassare la spesa dei vecchi 20.00 € ritenuti dai più solo una inutile ed ingiustificata tassa su un semplice passatempo.
      La Federazione da qualche parte deve pur trovare i fondi per il sostentamento delle attività sportive. Sicuramente alcune politiche possono essere discutibili; credo comunque che qualche miglioria nel tempo la si stia riscontrando: mi capita ad esempio di vedere più giovani ( e di buon livello ) praticare biliardo; una volta si era vincolati alla sola Rai mentre adesso alcuni incontri sono fruibili anche in rete grazie ad esempio alla collaborazione con BetItaly. Recentemente la FIBiS ha cominciato una collaborazione con FoxSport per diffondere ulteriormente la nostra disciplina su altri canali prestigiosi.
      Tutto questo potrebbe e dovrebbe essere da ulteriore traino allo sviluppo del movimento.
      Il discorso legato alle sale biliardi è certamente più complesso: non credo si possa sempre e solo dare la colpa agli organi federali della scarsa affluenza nei circoli ( con conseguente chiusura ).
      Ad ogni modo, come ho ripetuto in altre sedi, aspetterei di vedere il documento ufficiale sulla nuova regolamentazione in termini di omologazione. Solo allora si potranno trarre alcune conclusioni in attesa di verificare ( anche ) come tutto verrà applicato.
      Nuovamente grazie per aver espresso la sua opinione ed anche a lei un augurio pure sereno anno nuovo.

  6. Io penzo che cosi facendo ci si troverà sempre meno iscritti , se anno bisogno di un pò di spiccioli basterebbe aumentare le iscrizioni dei tesseramenti , visto poi che i giocatori piu forti arrivano quando i meno bravi sono gia stanchi nelle gare che contano , perciò a mio avviso si seguono strade poco produttive . Buon anno a tutti voi e a chi ama questo sport assai interessante sotto molti aspetti , peccato che vadi a perdersi nei meandri futili

    1. Buona sera.
      Ringrazio anche lei dell’intervento.
      Stando a quel che so, il giocatore non dovrà versare più nulla alla federazione per avere il proprio attrezzo omologato. L’omologazione dell’attrezzatura compete a chi l’ha prodotta, quindi non peserà più sulle tasche del tesserato.
      Attendiamo comunque l’ufficialità dagli organi competenti.
      Anche a lei un augurio per nuovo anno sereno e ricco di soddisfazioni.

  7. Il biliardo sta morendo dal caro vita il prezzo del l’ora è a le stelle vi mette pure voi a fare la cresta con questa uscita assurda di bollini omologazione bollini contraffatti secondo me è il colpo di grazia.

    1. Buongiorno.
      Il biliardo è certamente in un periodo di difficoltà economica come del resto tutto il paese. Ad ogni modo, se le cose fossero confermate, questo genere di omologazione non peserebbe di certo sulle tasche del giocatore: i bollini infatti non esisterebbero più; occorrerebbe solo prestare attenzione all’atto dell’acquisto accertandosi che marchio e modello dell’attrezzatura rientrino nella lista di prodotti ammessi per disputare le gare. Ribadisco che nessuno vieta al giocatore di possedere attrezzi realizzati ad hoc per le proprie esigenze/gusti; il vincolo è solo per la partecipazione alle competizioni ufficiali.
      Aspettiamo l’ufficialità prima di avanzare ipotesi catastrofiche.
      Grazie del suo intervento ed anche a lei vanno i miei auguri per un sereno anno nuovo.

  8. Buona sera,
    da poco più di un anno sono un fortunato possessore di una delle poche stecche ideate, costruite ed assemblate dal compianto genio del biliardo Ruggero “Winkler” Crotti. Quando acquistai la stecca, essa era provvista di un bollino di omologazione con sigla SU, spero vivamente che sia tutto regolare perché non rinuncerei mai al suo utilizzo in gara, fermo restando il mio rispetto per la sua azienda e per le sue stecche di cui ne posseggo un esemplare.

    1. Buongiorno.
      Stando a quello che so, se il suo attuale attrezzo possiede regolare bollino di omologazione può essere utilizzato in sede di gara ( ufficiale ) fino al 31-12-2018; ribadisco che la data allo stato attuale è puramente teorica e quindi occorre attendere conferma ufficiale.
      Da quella data in avanti, le soluzioni per il suo caso sono due:
      1- Cercare un attrezzo omologato con il quale partecipare alle gare e che lei riesca a calibrare secondo le sue esigenze tecniche;
      2- Richiedere l’omologazione del suo attrezzo seguendo la trafila che verrà indicata dalla FIBiS con la documentazione ufficiale che regolamenterà tutto.
      Grazie per il suo intervento ed auguri per un sereno anno nuovo.

  9. Buongiorno. Il 30/12 ho acquistato una doublel zerodue nuova. E mi è stato detto che non mi serve nessun bollino per giocare, è vero?

    1. Buongiorno.
      La questione è assai complessa dal momento che ancora non ci sono comunicati ufficiali da parte della federazione. Di fatto la Doublel ha cessato l’attività in maniera ufficiale a partire da giugno 2016 ( se le mie informazioni sono corrette ). Adesso sta semplicemente smaltendo residui di magazzino. Questo significa che di fatto, non esistendo più come azienda, non potrà fare richiesta di essere inserita nella lista di Omologatori Ufficiali della FIBiS. Se così stessero le cose, per poter giocare con questo genere di stecca fino almeno alla fine di questa stagione, lei dovrebbe avere il bollino apposto sul suo attrezzo. Lo stesso, potrebbe poi essere utilizzato anche successivamente, fino a data da destinarsi ( io sapevo il 31/12/2018 ), ma sempre se presente un regolare bollino che ne certifichi l’omologazione secondo la vecchia normativa.
      Sempre secondo le mie informazioni, dopo questa data ( il 31/12/2018 ), il suo attrezzo diventerebbe inutilizzabile in sede di gara a meno che lei non ne richieda l’omologazione direttamente alla Federazione ( pagando quanto da loro richiesto ).
      Fatte tutte queste considerazioni, il mio personalissimo consiglio è quello di richiedere un bollino di omologazione a chi le ha venduto la stecca, anche se credo risulterà complicato averlo; infatti, la Doublel, essendo già a conoscenza del fatto che avrebbe cessato attività, nella passata stagione non si era regolarmente iscritta all’albo fornitori e quindi non aveva diritto di acquistare ed apporre i bollini sui propri attrezzi da gioco.
      Spero di esserle stato d’aiuto, per quelle che sono le mie attuali conoscenze su questa delicata materia.
      Saluti e buon anno nuovo.

  10. Buonasera
    L’operazione è chiaramente montata ad arte, in perfetto stile italiano, per raccattare soldi, tanti soldi. Soldi a mio avviso sottratti dalle tasche della gente perché non mi si venga a dire che sono costi solo per le aziende. Il balzello verrà spalmato sul costo di ogni stecca, così come si è fatto per decenni con le accise sulla benzina. E’ stato poi creato il “cartello” delle aziende “omologatrici” che, udite udite, si potranno omologare le proprie stecche! Ma per favore….
    Avete dato il definitivo colpo di grazia al settore e mi dispiace, perché sono un vero, “sano” appassionato di biliardo da più di 50 anni.
    Cari signori non mi risulta che nessuna federazione al mondo abbia imposto alcuna omologazione su un bastone di legno, da Berna a Londra puoi giocare con le tue stecche e nessuno si è mai permesso di metterlo in discussione.
    Servivano soldi per la micro federazione italiana? Benissimo, lo si dica. Ma si trovi un altro modo per recuperarli. Per fare promozione presso le scuole o per perseguire quant’altro di “nobile” bastava un semplice invito alle ditte costruttrici, nessuno si sarebbe sottratto, nemmeno le televisioni o i media in generale. Per arrivare alle singole sale, ben felici di promuovere il biliardo tra le giovani leve.
    I soldi però dovevano essere incassati dalla micro federazione subito, più abbondantemente e facilmente, vero? Vergogna!
    Con vero grande dispiacere, da oggi per me il biliardo non sarà più “italiano”.
    Un saluto cordiale

    1. Buongiorno e buon anno.
      Rispetto la sua opinione ma non la condivido in maniera assoluta.
      Certamente l’omologazione ha come scopo quello di incamerare soldi i quali verranno destinati alla divulgazione della disciplina sportiva in ambito giovanile. Se la federazione ha deciso questa strada, probabilmente è perché da parte della maggioranza delle aziende di settore non c’era una seria intenzione di sostenere il movimento giovanile in maniera spontanea.
      Anche dal punto di vista del peso economico di questa politica non mi trova dalla sua parte. Le aziende anticiperanno le somme dichiarate dalla FIBiS per poter divenire omologato ufficiali. Sono cifre che certamente dovranno essere poi rigirate sul prodotto finale ma ritengo che non se ne abuserà oltremodo: il mercato è già molto chiuso e difficilmente digerirebbe un ulteriore aumento dei costi finali. Ed il rischio per le aziende a parer mio sarà quello di no riuscire a coprire questa nuova voce di spesa in maniera totale.
      In merito al discorso che lei ha fatto sul “cartello di aziende”, il comunicato della federazione è alquanto chiaro circa l’apertura ad ogni realtà regolarmente inquadrata; anzi, se vogliamo dirla tutta, la bilancia sembra pesare nella direzione delle aziende “novizie”, in ragione dello sconto del 50% di cui potranno usufruire per il primo contratto di collaborazione con la federazione.
      Comprendo ad ogni modo il suo sfogo: la questione omologazione ha sempre creato polveroni e malcontenti. La mia personalissima speranza è che si vada verso una semplificazione ( rispetto alla vecchia procedura ) che non danneggi quindi l’utente finale che è il giocatore. La invito quindi a non farsi sconfortare e ad attendere per vedere se questa nuova politica andrà in una direzione migliore ( almeno rispetto al recente passato ).
      Grazie per il suo intervento.
      Un saluto e … alla prossima

  11. Quindi ricapitolando, io posso giocare in gara ufficiale tra pochi giorni con la mia (vecchissima) ZENIT modello Argentina? Che non ha il famoso e tanto discusso bollino di omologazione…..? Grazie

    1. Buongiorno.
      Secondo quanto indicato nel nuovo regolamento, le stecche realizzate da marchi storici non più attivi sul mercato ( come la Zenit ) possono continuare ad essere utilizzati in sede di gara fino alla scadenza del quadriennio ( 31/12/2020 ) sono se regolarmente omologate secondo vecchia procedura; quindi solo se hanno i vecchi bollini in bianco-nero ( con codice SU…. ) oppure a colori ( con codice SN…… ). Se non dispongono di nessun bollino di omologazione continuano a rimanere non utilizzabili ( come lo erano prima ). La richiesta di omologazione di questo genere di attrezzo ( Marchi storici ) deve essere fatta direttamente alla FIBiS, presentando la documentazione richiesta.
      Spero di esserle stato d’aiuto.
      Saluti e … alla prossima.

  12. buongiorno,non ho avuto il piacere di leggere da parte sua nemmeno una nota contraria alla fibis,tutte le sue risposte si orientano escclusivamente a penalizzare noi giocatori non in regola ( per modo di dire) se Lei e’ giocatore puo’ apprezzare l’osservazione,ma se io possiedo un attrezzo per giocare un torneo ufficiale,pagando tessera annua,iscrizione al torneo,e tutto il resto che comporta lo spostamento per giungere a destinazione,e poi giocare l’incontro con un arbitro che dirige tre partite nello stesso tempo ed e’ successo davvero,Lei che dice? Ho dovuto attendere tre minuti per tirare l’acchito….e ripeto un arbitro che dirige tre incontri,questo in una prova regionale di prima categoría a cusago da mannone,penso quindi che la federazione prima di chiedere ,debba dare lei per prima qualcosa in piu’,prendendo qualcosa in meno.Coriali saluti

    1. Buongiorno.
      Comincio con il ringraziarla per il suo intervento e per aver riportato la sua opinione unitamente alla sua esperienza personale.

      Premetto che non sono affatto Pro-FIBiS in maniera incondizionata: ho più volte sottolineato anche aspetti che non condividevo in alcuni miei articoli precedenti.
      Ho anche sottolineato in altri Commenti e/o Post come questo genere di nuova omologazione non toccherà le tasche di tutti quei giocatori che si erano già messi in regola precedentemente. La nuova omologazione non toccherà i Tesserati neppure per quel che concerne i nuovi acquisti; occorrerà solo prestare attenzione a cosa si compera, ma questa è una regola che vale per ogni buon consumatore a prescindere dal campo in cui ci si trova ad operare.

      Aggiungo nuovamente che l’omologazione di un attrezzo da gioco possa essere una richiesta controversa ed opinabile. Più logico e legittimo richiedere che i tavoli da gioco e bilie rispondano a determinati dettami; questo perchè sono elementi costanti della disciplina a differenza di un attrezzo da gioco che invece deve adeguarsi all’atleta che lo utilizza. Rimane il fatto che lo stesso Coni prevede una regolamentazione interna per ciascuna delle discipline che ne fanno parte.

      La Federazione Biliardo, peraltro, ha dichiarato di voler utilizzare questi proventi al fine di incentivare la crescita del movimento a livello giovanile e di scuole. E di questo credo se ne dovrebbe dare adito.

      Rimangono ovviamente grosse lacune alle quali sarebbe il caso di porre rimedio ( vedasi il suo esempio ). Occorre però comprendere che per ogni singolo intervento migliorativo si deve sempre prevedere un budget; nel suo caso specifico, avere più arbitri ( per competizioni locali ) significa anche avere più spese per chi organizza gli eventi. La nostra disciplina non è certamente tra quelle più note, diffuse e ricche. Solo facendo una programmazione ad ampio respiro e su più fronti si può pensare di far crescere il movimento e con esso la popolarità ed eventualmente i soldi investiti da sponsor Interni ed Esterni.

      Comprendo benissimo le perplessità di un appassionato di biliardo al quale si presentino di fronte situazioni come quella a lei accaduta; ma il discorso relativo alla omologazione credo sia qualcosa che va interpretato in altra maniera.
      Nutro la speranza che le cose possano progressivamente migliorare.

      Grazie ancora per il suo parere.
      Le auguro un buon proseguimento.
      Alla prossima.

  13. sono prati renato la mia opinione è che i nuovi eventuali giocatori saranno costretti a spendere forti somme
    di denaro per avere una stecca per giocare e questo darà il colpo di grazia al gioco del biliardo gia morente
    lo dimostra la media dell’età dei giocatori quindi è follia pura far spendere 1000 euro ad un ragazzo,e non ,
    per poter giocare a biliardo. questa è la sostanza che ne viene fuoro dai nostri bravi ma contorti burocrati

    1. Buongiorno.
      In realtà non credo che le sorti del biliardo giovanile dipendano unicamente dai “burocrati” della nostra disciplina tanto meno da questo nuovo regolamento circa l’omologazione delle attrezzature da gioco.
      Anzi nello specifico, la FIBiS ha dichiarato di voler investire i proventi incamerati proprio per incentivare il biliardo giovanile ed il progetto scuole.
      Per come è stato strutturata, la nuova omologazione è un costo interamente a carico delle aziende aderenti all’albo omologatori. Ritengo che non ci saranno grosse variazioni sui prezzi di listino degli articoli. Alcune aziende, commercializzavano articoli dal costo superiore ai 1000 già prima dell’avvento dell’omologazione.
      Per quel che concerne le possibilità di acquisto di un giovane, il discorso è assai articolato; per cominciare a giocare ci si può sempre affidare al mercato dell’usato; oppure, esistono marchi che producono attrezzature a costi più contenuti, a patto che si scenda a compromessi con il fattore estetico e la presenza di firme particolari.
      In ultimo, se il ragazzo è particolarmente intenzionato a praticare la nostra disciplina, l’attrezzatura può essere anche considerato un “bel regalo” alla stessa stregua degli altrettanto costosi dispositivi mobili di ci oggi tutti dispongono. Del resto, praticare il biliardo può essere intellettivamente più stimolante che non smanettare sui social o con giochini, no? ( questa naturalmente è da intendersi come una dichiarazione provocatoria ).
      Personalmente ritengo che la scarsità di giovani nella nostra disciplina sia figlia di altre problematiche che riguardano l’ambiente del gioco e non certo il costo delle attrezzature.
      Grazie del suo intervento e per aver espresso la sua legittima opinione.
      Buon proseguimento e … alla prossima.

  14. Salve. Circa 2 mesi fa ho acquistato una stecca nuova da una ditta affiliata alla Fibis . L‘ho acquistata in fabbrica . Al titolare ho fatto presente che non c`era alcun bollino esposto sulla stecca , lo stesso mi rispose che non c`era più bisogno di applicarlo perché lui aveva pagato alla fibis l`iscrizione .
    Domanda: come faccio a dimostrare l` acquisto della stecca che è di nuova produzione?
    Non avendo ricevute. Grazie

    1. Buongiorno.
      Credo che possa richiederla direttamente all’azienda anche se ai fini del controllo non credo le verrà mai richiesta la documentazione di regolare acquisto.
      L’importante è che, se l’azienda rientra nell’elenco pubblicato sul sito della federazione, la stecca riporti ben leggibile marca e modello. Infatti se trattasi di prodotto realizzato da chi ha aderito al progetto FIBiS, non importa l’anno di costruzione ma quanto indicatole sopra ( marchio e modello ).
      Spero di esserle stato d’aiuto.
      Un saluto e … alla prossima.

  15. Ciao. La data presunta e non confermata del 31 dicembre 2018 come “ultima spiaggia” per le omologazioni dovrebbe valere anche per le stecche artigianali o no ? Ci fosse qualcuno che sa dare informazioni complete mi farebbe felice. C”è chi dice che la stecca va portata in federazione, chi che bisogna mandare 4 o 5 foto in alta definizione e aspettare. Visto che ho atteso 4 mesi e mezzo per avere il nuovo bollino in sostituzione del vecchio deteriorato, quindi senza particolari problemi, mi chiedo se per il 2022 potrò giocare con la mia preferita stecca artigianale. Mi fate sapere? Gazie a tutti.

    1. Buongiorno.
      Onestamente mi sembra di ricordare che la validità degli attrezzi artigianali ( regolarmente omologati secondo le vecchie normative ) si esaurisse con il concludersi della stagione ufficiale 2016-2017 ( immagino fine agosto ).
      Per poter continuare ad utilizzare l’attrezzo, occorreva procedere ad una sorta di “ricertificazione dell’omologazione”; penso che in tal senso, occorrerebbe prendere direttamente contatto con gli organi federali preposti ( ufficio omologazioni ) per comprendere quali siano i passi da seguire per mettersi a norma.
      Spero di averle dato notizie utili a risolvere il suo problema.
      Chiedo scusa per il ritardo nella risposta ma, in questo periodo sono intasato a livello lavorativo e riesco a dedicare poco tempo alla cura di questo spazio.
      Grazie per il suo intervento.
      un saluto e … a presto.

  16. Ringrazio per la cortese risposta. Rimane però il problema che avere contatti con la federazione è una vera impresa. Per il bollino sostitutivo del bollino deteriorato ho fatto sette mail in quattro mesi e mezzo. Se tanto mi da tanto…..
    Al telefono chi risponde ti dice “non so, devo chiedere, mi informo, le faccio sapere”e poi non senti più nessuno. Tralascio ogni commento, però mi chiedo come possano funzionare le cose in questo modo, tipicamente all’italiana. I responsabili dovrebbero andare nei vari csb anonimamente e sentire i commenti su questa faccenda delle omologazioni: scapperebbero dalla vergogna.

    1. Mi rendo conto del disagio e sono dispiaciuto del fatto che esistano difficoltà nel reperire le informazioni sull’iter da seguire per mettersi in regola.
      Già l’omologazione è un argomento indigesto per buona parte dei tesserati, se ancora si aggiungono queste problematiche non si fa altro che procurare disaffezione al gioco.
      Sfortunatamente non ho suggerimenti alternativi da darle. Proverei nuovamente a contattare gli organi federali indirizzando le richieste in maniera diretta verso un “ufficio omologazioni” preposto. Parallelamente cercherei di contattare il responsabile del proprio circolo ed i referenti provinciali/regionali i quali hanno certamente vie preferenziali ( come accade spesso in Italia ).
      Queste sono le uniche vie che conosco e che mi sento di suggerirle.
      Nella speranza che riesca a risolvere la questione, la saluto cordialmente.

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