Se anche tu sei spesso disorientato davanti alla risposta delle sponde del biliardo, allora …
… la lettura di questo articolo potrebbe esserti d’aiuto! 🙂
Tutta colpa del Biliardo!
E’ giusto di qualche settimana fa un mio articolo che poneva l’accento su una tendenza oramai comune tra i giocatori: quella di colpevolizzare troppo facilmente il biliardo per i propri insuccessi. E questo ahimè accade sempre più spesso non solo durante le manifestazioni sportive ufficiali, dove per altro ci si gioca l’acquisizione di punti importanti per la classifica; questo tipo di malcostume oramai si è diffuso a livello anche “non agonistico”, durante le semplici sedute di allenamento o svago all’interno del proprio circolo di appartenenza. Ho già affrontato l’aspetto legato alle giuste corse di un biliardo; o per lo meno quelle che la Federazione ritiene essere il comportamento necessario a definire il tavolo da gioco regolamentare per la disputa di eventi sportivi ufficiali. Se sei curioso puoi trovare l’articolo in questa pagina.
Oggi invece voglio soffermarmi sulla risposta delle sponde del biliardo, un fattore altrettanto delicato!!! 😉
Risposta delle sponde del biliardo: Indice di rimbalzo.
Anche in questo caso, partirei con il chiarire cosa prevede il regolamento dell’organo ufficiale, il Centro Studi e Tecnica FIBiS. Esso si è fatto carico di redigere una procedura per la verifica dell’indice di rimbalzo delle sponde di un biliardo.
Al pari dell’indice di scorrimento di cui ho parlato nell’articolo di un paio di settimane fa, l’indice di rimbalzo identifica il comportamento di una sponda a seguito dell’impatto della bilia, fornendone un valore numerico; per essere considerato accettabile, esso non deve scendere a di sotto di una certa soglia.
Lo scopo quindi è quello di stabilire valori certi per identificare i tavoli da gioco sui quali si possano disputare manifestazioni ufficiali. Le procedure che andrò ad illustrarti, sono da intendersi anche come scrupolose verifiche da farsi all’interno dei circoli sportivi al fine di stabilire le reali condizioni dei biliardi e predisporre gli interventi manutentivi nel caso risulti necessario.
Per la valutazione dell’indice di rimbalzo, si utilizza il già citato piano inclinato realizzato e venduto dalla federazione stessa:
La procedura di prova viene eseguita preferibilmente su tutte e quattro le sponde utilizzando la bilia rossa ( come spiegato nell’articolo precedente ). Nei paragrafi successivi troverai la descrizione di come realizzare questo test.
Risposta delle sponde del biliardo: lato lungo.
Partiamo con la determinazione dell’indice di rimbalzo delle sponde lunghe. In questo caso occorre posizionare lo strumento “piano inclinato” a colla di una delle sponde corte rivolgendolo verso la sponda opposta in maniera tale che la bilia venga indirizzata perpendicolare ( = formando un angolo di 90° ) contro di essa.
Si colloca quindi la bilia sopra il piano inclinato e la si lascia scivolare giù ( senza spingerla ) in modo che essa cominci a rotolare ( senza strisciamento ).
La bilia nel suo moto di rotolamento percorrerà l’intero lato corto del biliardo andando ad impattare sulla sponda opposta a quella di partenza; a seguito dell’impatto, invertirà il suo moto, tornando indietro. La quantità di strada percorsa a ritroso ( a seguito dell’impatto ) determinerà la risposta della sponda ( quindi l’indice di rimbalzo ).
In termini numerici tale indice viene identificato considerando il convenzionale valore conferito ai diamanti ( 10, 20, 30 … ). Il regolamento stabilisce che affinché un biliardo venga ritenuto idoneo allo svolgimento delle competizioni, l’indice di rimbalzo deve essere maggiore di 10. Questo significa che dopo l’urto con la sponda lunga, la bilia deve percorrere uno spazio sufficiente ad oltrepassare il primo diamante ( sulla sponda corta ).
Risposta delle sponde del biliardo: lato corto.
La prova di risposta della sponda corta si effettua secondo i criteri elencati nel paragrafo precedente. L’unica variante sta nella definizione del punto di posizionamento dello strumento “piano inclinato”. Il vertice basso dello strumento va posto a centro biliardo ( in corrispondenza della posizione del birillo rosso ); anche in questo caso la direzione deve essere tale che la bilia venga indirizzata perpendicolarmente verso la sponda corta.
A seguito dell’impatto, si osserverà la consueta inversione del moto; nel misurare il percorso a ritroso si otterrà il valore numerico dell’indice di rimbalzo della sponda. La convenzione utilizzata per tale quantificazione è sempre quella data dai diamanti ( 10, 20, 30 … ). In questo caso, considerate le geometrie del biliardo, il valore minimo che deve avere l’indice di rimbalzo è 12.
Cosa influenza la risposta delle sponde del biliardo?
Stabilita la procedura per una determinazione oggettiva ed univoca del rimbalzo di una bilia sulla sponda del biliardo, cerchiamo di comprendere quali siano i fattori che potrebbero influenzarne i valori.
Anche in questo caso le variabili sono numerose:
- Certamente l’umidità è uno di essi; le ragioni sono sostanzialmente le stesse trattate nell’articolo di analisi dello scorrimento del panno cui ho fatto soprattutto cenno ( lo trovi qui ).
- Importante risulta il materiale con cui sono realizzate le gomme delle sponde ed il loro rivestimento.
- Assolutamente da non trascurare è anche lo stato di usura sia delle gomme delle sponde che del loro rivestimento.
- In ultimo, anche se meno probabile, particolare attenzione ( e rilevanza ) potrebbero anche avere errori di montaggio delle sponde a seguito degli interventi manutentivi ( cambio gomme ecc. ). Necessaria è quindi la verifica che tutte le operazioni di manutenzione dei tavoli da gioco siano affidate a personale competente che sia in grado di produrre certificazione di un lavoro fatto a regola d’arte come imposto oramai da tempo dalla Federazione.
In definitiva questa prova ha valenza?
Una obiezione che probabilmente sarai tentato di muovere è relativa a quanto questo genere di test possa essere realmente indicativo di un ottimo stato di efficienza del biliardo. E questo per i limiti stessi della procedura di determinazione degli indici di rimbalzo. Infatti, durante le prove sopra descritte per la valutazione del loro valore numerico, si richiede sempre che la bilia impatti la sponda perpendicolarmente.
Ma quante volte, durante il gioco questo accade? Direi mai! 🙂
Quindi che valenza può avere quanto sopra detto ( stabilito dalla FIBiS ) ai fini della determinazione di una corretta risposta delle sponde del biliardo? Verrebbe da dire … nessuna! 🙂
In realtà, come ho scritto in un mio precedente articolo, troppe sono le variabili in gioco delle quali deve tener conto un atleta quando si approccia ad un tavolo biliardo; e molte di esse sono incontrollabili, difficilmente misurabili oltre che mutevoli anche nel corso dello stesso incontro. La sua bravura, quindi, deve risiedere nella capacità di comprendere quanto più rapidamente possibile come adattarsi conscio del fatto che ciascuna delle variabili influenza il gioco anche del proprio avversario in ugual misura.
Ed allora, alla luce di questa considerazione legata al buon senso, prendiamo la prova di rimbalzo sopra descritta per quello che è: un mezzo che aiuta a capire a grandi linee lo stato delle sponde del biliardo controllandone la risposta per l’impatto più semplice da definire ( quello perpendicolare ); del resto a voler vedere il bicchiere mezzo pieno, ogni traiettoria di impatto della bilia su una sponda può essere scomposta nelle due componenti, quella ad essa perpendicolare e quella parallela.
In definitiva, nel rifarci a quanto previsto dal regolamento, non avremo certezza assoluta di giocare su di un biliardo in condizioni perfette, ma sicuramente sapremo se il tavolo presenta le condizioni basilari per la disputa di un incontro.
Alla Prossima …
Non mi resta che salutarti nella speranza di averti fornito anche questa volta notizie utili.
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Un saluto e … alla prossima.
DIMENTICAVO ….
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