Nel percorso dedicato alla scoperta di curiosità su importanti giocatori del panorama biliardistico nazionale, oggi ho deciso di occuparmi di Andrea Paoloni. Se …
… se non lo conosci e ti piacerebbe scoprire qualcosa in più su di lui, leggi questo breve articolo. 😉
Video Intervista … anzi no!
Comincio con il ringraziare pubblicamente Andrea Paoloni per la disponibilità che mi ha dato nella realizzazione di questo breve articolo su di lui. Inizialmente doveva esser una sorta di “video-intervista” il cui scopo era quello di essere più coinvolgente rispetto a quelle puramente scritte realizzate in passato ( se sei interessato, trovi l’intera raccolta a partire da questa pagina web ).
Sfortunatamente ho dovuto tornare sui miei passi e trascrivere quanto contenuto nei video che mi sono stati inviati dal gentilissimo Andrea. Problemi di compressione e di esposizione delle video-immagini, mi hanno indotto a preferire la tradizionale “intervista scritta“. Questo nell’ottica di fornire comunque un “prodotto” di qualità: del resto anche l’occhio vuole la sua parte!!! ;.)
Chiedo quindi scusa a lui ed a te invitandoti ad armarti della pazienza necessaria alla lettura di queste poche righe che spero risultino essere comunque interessanti. 😉
Andrea Paoloni ed i suoi inizi!
Stando al suo racconto, Andrea, inizia ad avvicinarsi al mondo del biliardo intorno ai 20 anni. Scopre questa disciplina grazie alla frequentazione di Bar nelle vicinanze della sua abitazione dove venne attirato da suoi conoscenti che già praticavano la disciplina dei birilli.
Dice testualmente …
“Rimasi immediatamente affascinato nel vedere le stecche da biliardo smontabili; chiesi di poterne avere una e cominciai a praticare con discreti risultati!”
La passione per questo gioco andò via via aumentando; dice di essere stato estremamente fortunato perché riuscì a continuare a coltivarla anche durante il periodo del militare. All’epoca si trovava nel Piacentino, una zona frequentata da ottimi giocatori dai quali riuscì a “rubacchiare” qualcosa dal punto di vista tecnico; ciò gli permise di sfruttare al meglio quel periodo della sua vita e di migliorare come giocatore.
I Maestri di Andrea Paoloni.
In realtà Andrea non parla di veri e propri maestri. Racconta di aver imparato i primi rudimenti da suoi amici, gli stessi che lo hanno trascinato nel bar di cui ho fatto riferimento nel punto precedente. Il resto del percorso è stato affrontato da autodidatta: lui parla sempre del suo costante tentativo di “rubacchiare” qua e là anche e soprattutto dai grandi nomi dell’epoca con i quali ha avuto modi di incrociare la propria strada. In tal senso, mi ha fatto menzione specifica di Carlo Cifalà, di Giorgio Colombo e del compianto Nestor Gomez; sono questi giocatori ai quali ha sempre guardato con estrema ammirazione per le loro conoscenze tecniche e la loro capacità di gestione delle situazioni di gioco. Di Nenè ( Gomez ), parla poi con estrema commozione, ricordandone principalmente la signorilità ed il suo spessore umano.
I Successi e gli Insuccessi di Andrea.
Questo è un argomento che in realtà ha affrontato in maniera molto sintetica e non certo perché non abbia nel suo trascorso aneddoti da raccontare. Credo di aver capito quanto per lui poco conti il passato biliardistico; il fine è quello di non “vivere del passato e di ricordi” ma guardare sempre al futuro, cercando costantemente spunti per la sua crescita.
Nei suoi ricordi piacevoli, mi parla della vittoria del Titolo Italiano categoria Nazionale ( stagione 2009/2010 ) oltre che della vittoria di alcune prove di carattere nazionale; menziona anche i successi internazionali ottenuti con la rappresentativa italiana ai Campionati Europei a Squadre ( nel 2006 e 2008 ).
Nel parlare invece di parentesi meno felici, il suo ricordo vola al Campionato del Mondo di Sarteano del 2008 dove purtroppo non rese come avrebbe voluto. Sarebbe potuto arrivare a disputare la semifinale contro Daniel Lopez dove a sua detta avrebbe potuto giocarsi l’accesso alla finalissima poi vinta da Andrea Quarta. A chiosa del racconto dice testualmente:
” … ho questa delusione di non aver reso quello che volevo. Comunque sono esperienze che si vivono … e a guardare il bicchiere mezzo pieno, l’importante è esserci!”
Una filosofia che lo porta a guardare oltre l’accaduto, cercando di trarne sia gli aspetti negativi ( per crescere ) che quelli positivi ( dai quali tirar fuori le giuste motivazioni per il futuro ).
La Bestia Nera di Andrea Paoloni.
Dal momento che ci siamo trovati a parlare di insuccessi, la mia curiosità è andata su un aspetto che riguarda una sfera certamente meno tecnica ma che può essere ugualmente influente per il conseguimento di un risultato sportivo. Domando spesso quale sia la Bestia Nera, ossia il giocatore che si preferirebbe non incontrare sulla propria strada durante una manifestazione.
Anche in questo caso, Andrea ragiona con un approccio estremamente filosofico:
” Non la ragiono in questo modo; il pensare ad una bestia nera ti porta certamente delle ripercussioni psicologiche nell’affrontare una partita. Penso solo a giocare a biliardo e … se si vince si vince, se si perde si perde!”
Allo stesso modo, se chiedo quali siano le caratteristiche che invidia in qualche suo rivale, lui risponde:
” Non invidio niente a nessuno; ognuno ha il proprio stile e le proprie caratteristiche di gioco. Io guardo ed analizzo gli altri miei colleghi giocatori cercando di capire cosa hanno avuto in più rispetto a me e ne faccio tesoro per una mia crescita personale.”
Le nuove Regole e la Federazione.
Nelle mie ultime interviste, ho spesso domandato al giocatore di turno quale fosse il suo approccio nei confronti dei continui cambiamenti di regole di questi ultimi anni. Ho anche domandato circa il parere sull’operato della federazione e su quali dovessero essere i punti più importanti su cui lavorare per uno sviluppo della nostra disciplina.
Ad Andrea Paoloni, non sembra interessare troppo l’aspetto regolamentare. Dice testualmente:
” i regolamenti questi sono ed a questi occorre abituarsi ed adattasi!”
Insomma, anche in questo caso l’aspetto filosofico è fondamentale nel suo approccio; nessun alibi benché lui stesso sostenga che l’introduzione delle nuove bilie abbia certamente comportato variazioni legate al loro differente comportamento in termini di rotolamento, impatto ecc.
In merito alla Federazione, il suo unico consiglio è quello di indirizzare la propria attenzione sul maggior coinvolgimento dei giovani con politiche che ne permettano un maggior avvicinamento ed una diffusione della passione per questa disciplina.
Ed ai giovani che si vogliano approcciare a questo mondo dice:
” … occorre tanta passione e tanto spirito di sacrificio senza il quale non si ottengono risultati in nessun tipo di disciplina sportiva. Guardate i giocatori migliori e cercate di imparare tecnicamente da loro.”
Forse sono frasi e consigli scontati ma che proprio per questa ragione spesso finiscono per non essere considerati nella giusta misura.
Cosa si Augura per il Futuro …
Verso la fine della mia intervista, pongo sempre una domanda rivolta a capire quali siano le aspettative per il futuro sia dal punto di vista personale che da quello sportivo.
Andrea Paoloni, senza pensarci due volte, mi parla subito del figlio:
“Più che guardare a me, guardo a mio figlio. Gli auguro tutte le soddisfazioni del mondo ed un futuro brillante che gli permetta di realizzare tutto ciò che desidera.”
Solo dopo il suo pensiero va al resto:
” Per quanto riguarda il biliardo, spero in un costante miglioramento del movimento sportivo nel suo complesso. E personalmente spero di continuare sempre ad avere quella passione per questo gioco che mi permetta di affrontare nuove sfide ed avventure sportive.”
Dove trovare Andrea e con quale stecca gioca!
Detto questo, se sei curioso di conoscerlo, ti invito ad andarlo a trovare all’interno della sala presso cui si trova a collaborare attualmente. Parlo del Circolo Golden Eagle di Bojano in provincia di Campobasso.
Se sei di quella zona oppure se ti capita di trovartici, passa a conoscerlo! 😉 E’ un personaggio estremamente semplice e disponibile. Certamente lo troverai all’interno del circolo non solo a giocare/allenarsi ma anche a lavorare insieme al proprietario, Antonio Scinocca, nel tentativo di coinvolgere i tesserati e gli appassionati di questa disciplina.
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E dopo Andrea Paoloni ?
Ok! Credo di aver finito. Spero di non aver dimenticato nulla. E spero anche che queste righe ti abbiano permesso di scoprire qualcosa in più di Andrea.
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