Chi sarà oggi l’ospite della rubrica ” Intervista al Campione”? Rullo di tamburi … Rossano Rossetti. Sai di chi sto parlando vero? Se …
… vuoi approfondire la sua conoscenza scoprendo qualche curiosità sui suoi inizi, ascolta cosa ha da dire nel video qui di seguito:
Gli inizi di Rossano Rossetti:
Marchigiano classe ’60 Rossano racconta:
” Cominciai a giocare a biliardo nel 1973 all’età di13 anni, frequentando un bar con amici nel quale c’era un tavolo da gioco. Ho praticato fino ai 16 anni di nascosto dalla mia famiglia, perché mio padre era contrario; all’epoca era considerata un’attività da scansafatiche.”
Gli domando da chi abbia imparato i primi rudimenti; lui risponde;
“essendo nato nelle Marche, in una zona senza grande cultura biliardistica, ho imparato guardando i giocatori più forti del momento in gara o anche in tv, senza frequentare una vera e propria scuola. Sono quindi un autodidatta.”
Cerco allora di comprendere se vi sia qualcuno nel particolare che lo abbia ispirato e lui mi dice:
“Non c’è nessuno in particolare. Essendo come ti ho detto un autodidatta, ho sempre guardato e guardo tutt’ora con attenzioni tutti i migliori giocatori del momento ciascuno per la sua migliore caratteristica.”
Successi e Sconfitte!
Come di consueto domando se vi siano successi che ricorda in maniera piacevole. Lui parte snocciolandone un elenco:
“Nel mio palmares posso contare 2 titoli individuali cat. nazionale, 2 titoli europei a squadre, 2 titoli italiani a squadre, ma quello a cui sono più legato è il primo titolo italiano cat. nazionale nel 1999. “
… e quando gli chiedo di scendere nel dettaglio, lui risponde:
“Quello che mi è rimasto più nel cuore è certamente il Campionato Italiano a Squadre del 2007, vinto dalla nostra squadra di CSINFO Pontedera, capitanata dal grande Nenè Gomez. Lo ricordo con estremo piacere per il fatto di aver girato tutto l’anno per disputare le Tappe insieme con amici e compagni di squadra a cui sono legatissimo, tra cui Marco Micucci, Daniel Lopez, Gustavo Longo.”
Passando invece ai ricordi meno piacevoli, la sua memoria corre ad un evento specifico; mi dice:
“Terme di Saint Vincent 1996, Prova del campionato master ,vinsi contro Zito nei quarti ma persi la semifinale con Triunfo, vincendo la quale sarei entrato nel campionato biliardo PRO l’anno successivo.E’ stata l’unica sconfitta che mi ha fatto piangere e che ha lasciato il segno più a lungo.”
Rossano ed i suoi avversari.
Se c’è una cosa che mi ha sempre incuriosito nell’approccio ad un giocatore di livello, è il comprendere come esso si rapporti con i suoi colleghi/avversari. Nello specifico mi preme sapere se esistano particolari caratteristiche tecniche ( e non solo ) che vengano invidiate a qualcuno in particolare. Quando pongo questa domanda a Rossano Rossetti, senza esitazione risponde:
“Ammiro la serenità durante il gioco e la tecnica di Quarta e di Gualemi.
Allo stesso modo mi piace indagare sua aspetti che esulano quelli meramente tecnici, domandando ad esempio se ci sia o meno tra i suoi colleghi una “Bestia Nera” che proprio si preferirebbe non incontrare durante una manifestazione sportiva. In questo caso mi risponde:
“Quarta. Ma credo che metta in difficoltà un pò tutti.”
Se per contro, domando lui di fare il nome del giocatore con il quale si trova a proprio agio giocare a prescindere da quale possa essere l’esito finale dell’incontro, lui risponde:
“Gualemi. E’ sempre correttissimo e per questo è una partita piacevole da giocare.”
Rossetti: tra presente e futuro del Biliardo!
Una delle domande sulle quali mi concentro nelle mie ultime interviste è volta a comprendere quale sia il rapporto che il giocatore di un certo livello ha nei confronti dei cambiamenti regolamentari di questi ultimi anni. Nello specifico cerco di capire se e quanto sia stato digerito il passaggio alle bilie puntinate.
Rossano Rossetti, a tal proposito mi dice:
“Questo cambiamento, come tutti gli altri avvenuti nel corso degli anni, non mi ha assolutamente infastidito o danneggiato. Mi adeguo facilmente, avendo l’dea che sono cambiamenti voluti allo scopo di migliorare il gioco del biliardo.”
Quindi chiedo cosa pensi della Federazione proprio rispetto al suo lavoro sul movimento biliardistico in generale. Come spesso accade in questi casi, la tendenza è logicamente a non sbilanciarsi troppo 😉 . Rossano dice:
“Quello che mi sento di dire è che la Federazione non fa poco ma potrebbe fare di più, e che dovrebbe prendere in considerazione tutte le iniziative regionali e nazionali che hanno la potenzialità di promuovere il biliardo.”
E parlando di futuro come ultima domanda chiedo quali siano i suoi obiettivi a breve e lungo termine. Mi risponde:
“Mi ritengo già molto fortunato e soddisfatto nella vita privata e sportiva. Forse quel che mi manca è sicuramente una vittoria in un BTP, avendo raggiunto tre finali poi perse.”
Dove trovarlo.
Se questi pochi botta e risposta con Rossano non ti sono stati sufficienti e desideri conoscerlo meglio, magari dal vivo, puoi andarlo a trovare presso il circolo nel quale si allena. Lui infatti dice:
“Appartengo ancora alla squadra del CSB NEW BILLIARDS ACADEMY di Ancona, ma ormai, dopo il mio trasferimento ad Avellino, mi alleno sempre al CSB Highlander a Mercogliano (AV), dove sono stato accolto calorosamente.”
Certamente saprà essere disponibile al pari di quanto lo è stato con il sottoscritto nel concedermi questa breve intervista scritta. Del resto, sono andato abbastanza a botta sicura in considerazione delle belle parole che ho sempre sentito sul suo conto.
La sua stecca e … non solo!
Anche questa volta vedrò di giocare d’anticipo. Spesso, tra le domande che ricevo privatamente a seguito della pubblicazione di questo genere di articoli, c’è la richiesta di informazioni sulla stecca da biliardo utilizzata dal campione di turno. Questo mi ha portato a scrivere un apprezzato articolo sull’argomento “attrezzi firmati“. Se sei interessato, lo trovi a questa pagina. Leggilo tutto: ho incluso un regalo appositamente per i lettori di questo Blog.
Tornando a noi, anzi tornando a Rossano Rossetti, il suo attrezzo è costruito da una storica azienda Italiana Lombarda, la Longoni. Nella sua ultima versione non ho avuto modo di vederlo dal vivo e toccarlo con mano. Posso però dire in tutta onestà che l’azienda in questione si è sempre contraddistinta per la realizzazione di attrezzature molto curate, soprattutto nell’aspetto ( ma non solo ). Per contro i costi sono tra i più elevati del mercato 🙁 .
Al prossimo Campione …
Anche per oggi credo di averti detto tutto quello che potevo circa l’argomento. Se hai domande non esitare a sottopormele utilizzando l’apposito spazio dedicato ai commenti che trovi poco sotto. Oppure puoi contattarmi privatamente attraverso la sezione apposita del blog che trovi a questa pagina, sarò ben lieto di rispondere 😉 .
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A Tutto Biliardo
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